tag:blogger.com,1999:blog-52253153373394962062024-03-13T22:36:15.582+01:00HarpunUn fumetto di <a href="http://www.giovannimasi.blogspot.com">Giovanni Masi</a> & <a href="http://cabaretfledermaus.blogspot.com/">Federico Rossi Edrighi</a>Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.comBlogger76125tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-79590381422650211382013-09-09T12:06:00.002+02:002013-09-09T12:06:49.368+02:00Scappa!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-WGUGYsvh-_Y/Ui2b-Kun2TI/AAAAAAAAB7Q/lKq5qa61zpU/s1600/cover_scappa_hd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-WGUGYsvh-_Y/Ui2b-Kun2TI/AAAAAAAAB7Q/lKq5qa61zpU/s640/cover_scappa_hd.jpg" width="456" /></a></div>
<br />
Avevamo detto che prima o poi sarebbe uscita una cosa nuova realizzata da noi e, visto che siamo autori di parola, eccola qua.<br />
<br />
Da questo lunedì, e per ventisei lunedì, sul <a href="http://giovannimasi.blogspot.it/2013/09/scappa-cap-i.html" target="_blank">blog di Giovanni</a> verrà serializzato <i>Scappa!</i>, un romanzo breve scritto proprio da Giovanni e illustrato da Federico.<br />
<br />
Come per Harpun, potete leggerlo tutto gratuitamente (anche se il romanzo è in vendita sugli store on line, ma per maggiori informazioni, <a href="http://giovannimasi.blogspot.it/p/scappa.html" target="_blank">vi rimandiamo alla presentazione</a>).<br />
<br />
Detto questo, se ci seguite anche in questa nuova avventura, ci fate più che contenti.<br />
<br />
<a href="http://giovannimasi.blogspot.it/2013/09/scappa-cap-i.html" target="_blank">Clickate QUI per iniziare a leggere</a> e alla prossima!<br />
<br />
Giovanni & FedericoGiovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-54499037592826614642012-12-21T17:50:00.000+01:002012-12-21T17:57:50.707+01:00Fini del mondo e non solo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-bNgEF9OedJM/UNSHydsQVBI/AAAAAAAABkI/NzafNYSinlY/s1600/foto+(1).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-bNgEF9OedJM/UNSHydsQVBI/AAAAAAAABkI/NzafNYSinlY/s320/foto+(1).JPG" width="240" /></a></div>
<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-9pE5a8QEJfE/UNSIBYg6iTI/AAAAAAAABkQ/t5L1-wPdncM/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-9pE5a8QEJfE/UNSIBYg6iTI/AAAAAAAABkQ/t5L1-wPdncM/s320/foto.JPG" width="240" /></a></div>
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Addirittura due nuove cover variant?!</div>
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Eggià, pensavate che fossimo spariti all'altezza del Burger King dalle parti di Firenze di ritorno da Lucca?</div>
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E invece no, stavamo solo cercando di sbrogliare le sartie, come direbbe Rebecca.</div>
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Ma andiamo per ordine.</div>
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Per prima cosa un GRAZIE GIGANTESCO a tutti quelli che sono passati in fiera, ci hanno intervistato, <a href="https://www.facebook.com/media/set/?set=a.279343525436210.58217.273398669364029&type=1" target="_blank">hanno preso la loro variant</a>, ci hanno scritto dopo la fiera, hanno letto il volume, l'hanno regalato per natale... insomma, non sapremo mai come sdebitarci per tutto l'affetto che ci avete dimostrato in questi mesi.</div>
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E ora arriviamo alla domanda che nascondevate dietro tutto quell'affetto... Harpun, continua?</div>
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E la risposta è... no. O meglio, sì. Ma non su questo blog e non in questa forma. E qui ci tocca aprire una piccola parentesi. Come molti tra quelli che ci seguono dalla prima ora sapranno, Harpun era nato come progetto sperimentale, e come tale l'abbiamo sempre affrontato. Proseguire come abbiamo fatto fin'ora, però, vorrebbe venir meno alla nostra tradizione di provare a fare sempre qualcosa di più. Per questo motivo, Harpun non proseguirà a fumetti e cercherà di diventare una cosa più "animata". O addirittura una "messa in scena". </div>
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Quando? Come? Chi? Perché? Ecco, non lo sappiamo neanche noi. Stiamo provando, sperimentando e vedendo effettivamente se la cosa è fattibile. E se lo è, sarete i primi a saperlo! Promesso!</div>
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Ma quindi ciao, chiudiamo qua questo spazio e ci vediamo tra un paio d'anni quando tutto sarà stato definito?</div>
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Ma neanche per sogno. La presenza in rete e il contatto con voi è una cosa a cui non vogliamo rinunciare per nessun motivo. </div>
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Per questo, abbiamo aggiornato il blog mettendo in evidenza i feed ai nostri blog personali e i nostri reciproci account twitter (ma ci trovate anche su Facebook e su Google + con i nostri account personali e con le pagine dedicate ad Harpun). In poche parole, trasformiamo questo spazio in un bollettino sia su Harpun che sui prossimi progetti.</div>
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<br />
Tranquilli, niente spam feroce. Segnaleremo solo le nuove uscite dei nostri lavori. Perché sì, qualcos'altro fatto da noi due uscirà.</div>
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Ma, ovviamente, sarà una cosa completamente diversa.</div>
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Per ogni informazione, tenete d'occhio questo blog e/o quello di Giovanni verso la fine di gennaio - inizi di febbraio che ci sarà da leggere.</div>
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Detto questo, vi salutiamo all'anno prossimo e che la caccia ai mostrincubi vi sia sempre fruttuosa!</div>
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Giovanni & Federico</div>
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Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-42972534458895544972012-10-30T08:57:00.002+01:002012-10-30T08:57:52.990+01:00Rassegna stampa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-F5tEgVn1ipI/UI-IBSI37WI/AAAAAAAABjM/w07eldx-ChM/s1600/screenshot_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="262" src="http://4.bp.blogspot.com/-F5tEgVn1ipI/UI-IBSI37WI/AAAAAAAABjM/w07eldx-ChM/s320/screenshot_.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Post veloce per segnalarvi due recensioni e un'intervista.<br />
<br />
La prima rece in assoluto su ItalNews che trovate clickando <a href="http://www.italnews.info/2012/10/04/harpun/" target="_blank">QUA</a>.<br />
<br />
La seconda sul portale di Comicus la trovate invece <a href="http://www.comicus.it/recensioni/recensioni/item/53760-harpun" target="_blank">QUA</a>.<br />
<br />
Sempre Comicus fa una lunga intervista a Giovanni e Federico, se volete leggerla è <a href="http://www.comicus.it/interviste/item/53762-harpun-intervista-a-masi-e-rossi-edrighi" target="_blank">QUA</a>.<br />
<br />
Grazie davvero a Renato e Francesco per il tempo e le belle parole!Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-12147495691018010482012-10-29T12:59:00.001+01:002012-10-29T12:59:08.174+01:00Lucca - ovvero quando trovarci!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-bWONnYDwFvU/UI5toNU6slI/AAAAAAAABiY/-yObeuUE48o/s1600/lucca-comics-and-games-2012-poster-280x400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-bWONnYDwFvU/UI5toNU6slI/AAAAAAAABiY/-yObeuUE48o/s320/lucca-comics-and-games-2012-poster-280x400.jpg" width="224" /></a></div><br />
A Lucca ci troverete al padiglione Napoleone, stand E120 (quindi in piazza, tipo dando le spalle alle mura sul lato destro) in questi giorni e con questi orari (e pure con i compagni di stand va!):<br />
<br />
<br />
GIOVEDI’ 1 NOVEMBRE<br />
Ore 14-17<br />
- Giacomo Bevilacqua<br />
- Simone Guglielmini<br />
- Giovanni Masi<br />
- Federico Rossi Edrighi<br />
<br />
VENERDI’ 2 NOVEMBRE<br />
Ore 10-12.30<br />
<br />
- Giacomo Bevilacqua<br />
- Simone Guglielmini<br />
- Giovanni Masi<br />
- Federico Rossi Edrighi<br />
<br />
<br />
SABATO 3 NOVEMBRE<br />
Ore 14-17 <br />
- Giacomo Bevilacqua<br />
- Giovanni Masi<br />
- Federico Rossi Edrighi<br />
- Yoshiko Watanabe<br />
<br />
<br />
DOMENICA 4 NOVEMBRE<br />
Ore 10-12.30<br />
- Giacomo Bevilacqua<br />
- Giovanni Masi<br />
- Federico Rossi Edrighi<br />
- Yoshiko Watanabe<br />
<br />
Come per Romics, ci sarà la versione regular e la versione variant di Harpun e ci saremo noi che vi autograferemo entrambe le versioni (ma inutile dire che la variant è tutta un'altra storia).<br />
Ah, se poi vi va, Venerdì 2 novembre 2012, ore 14, Sala Incontri P. Ducale, ci sarà la presentazione del volume e magari un po' più di calma per farci due chiacchiere.<br />
<br />
Vi aspettiamo!Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-21566256949713487442012-10-02T16:29:00.001+02:002012-10-02T16:29:07.843+02:00Romics - parte 1Eccoci! Ieri non ce l'abbiamo fatta ad aggiornare che eravamo ancora frastornati per colpa di Romics.<br />
<br />
In generale, è andata bene. Senza entrare nei dettagli tecnici, l'edizione approntata da GP è semplicemente CLAMOROSA.<br />
<br />
Federico ha fatto dei disegni eccezionali sulle variant, anche se qualcuno ce lo siamo perso e se ci fate una foto alla cover e ce la spedite ci fate un favore, così la mettiamo qua sul blog. Intanto, oggi vi beccate la prima infornata.<br />
<br />
Un grazie grande come una casa a Francesco, Luca e Marco per l'ospitalità allo stand. Ci hanno permesso di fare un casino assurdo e ancora non so perché non ci hanno buttati fuori. Cercheremo in tutti i modi di farci cacciare a Lucca.<br />
<br />
Un abbraccio anche ai nostri vicini di stand, Giacomo, Sabina e Sonia, oltre che la mitica Yoshiko Watanabe. Insomma. se non passate a Lucca a trovarci... sciagura a voi!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-vuiMhAve_xM/UGr1JLWkqyI/AAAAAAAABcE/IEsmk9ubc3A/s1600/425811_426602070710354_2025030805_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-vuiMhAve_xM/UGr1JLWkqyI/AAAAAAAABcE/IEsmk9ubc3A/s400/425811_426602070710354_2025030805_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Giacomo <a href="http://www.pandalikes.com/" target="_blank">A Panda Piace</a> ci saluta.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-B-Zfjh_C3Lk/UGr2UO8RfqI/AAAAAAAABcU/r0Ms4qYI_Bg/s1600/404058_4736339088676_397617842_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-B-Zfjh_C3Lk/UGr2UO8RfqI/AAAAAAAABcU/r0Ms4qYI_Bg/s400/404058_4736339088676_397617842_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Federico all'opera (ma quando sono fichi i maxi-poster?!?)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-uUVbEmrqsUw/UGr1QLQBXpI/AAAAAAAABcM/Q34ODtVHfZU/s1600/545336_426615270709034_879748023_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-uUVbEmrqsUw/UGr1QLQBXpI/AAAAAAAABcM/Q34ODtVHfZU/s400/545336_426615270709034_879748023_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
La prima variant in assoluto mai fatta (ovvero Federico prova i pennarelli).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-rhX-_jIJj4Q/UGr4IVWJkbI/AAAAAAAABcc/U6uW5YpBS7A/s1600/47244_426614027375825_1097155272_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-rhX-_jIJj4Q/UGr4IVWJkbI/AAAAAAAABcc/U6uW5YpBS7A/s400/47244_426614027375825_1097155272_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Massimo si porta a casa questa su suo soggetto e sceneggiatura (ah, sì. Si accettano suggerimenti per la cover).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-YWeRhtp7kTI/UGr4zeMrohI/AAAAAAAABck/-ZhEkbV70Ss/s1600/222156_427263430644218_1247352917_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-YWeRhtp7kTI/UGr4zeMrohI/AAAAAAAABck/-ZhEkbV70Ss/s400/222156_427263430644218_1247352917_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Giacomo intanto disegna il seguito di Harpun.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-hpedV15GP6M/UGr49OsDMBI/AAAAAAAABcs/uq-5amKgZh4/s1600/420488_427273787309849_1302284340_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-hpedV15GP6M/UGr49OsDMBI/AAAAAAAABcs/uq-5amKgZh4/s400/420488_427273787309849_1302284340_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E in coppia con Federico disegna la prima Cross-Variant!<br />
<br />
Ci vediamo lunedì prossimo per le altre cover/foto!<br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-78770272749981784132012-09-27T11:51:00.002+02:002012-09-27T12:33:19.654+02:00Harpun - I PUPAZZI!!!!Perché due amici fanno un fumetto. E lo mettono sul web. E la gente magari gli fa pure i complimenti che gli fanno piacere e magari lo pubblicano pure di carta.<br />
<br />
E poi un giorno entrano in ufficio e Sabrina Ariganello, la donna inconoscibile su internet che non ha un sito web ma che dopo questa cosa sarà la donna più famosa tra i lettori di Harpun, ecco lei, proprio lei si presenta con questo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-iM4icb1cDgg/UGQgs-6T1uI/AAAAAAAABa0/PO2YbjO_Mbg/s1600/harpun_coppia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="http://4.bp.blogspot.com/-iM4icb1cDgg/UGQgs-6T1uI/AAAAAAAABa0/PO2YbjO_Mbg/s400/harpun_coppia.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
E ai due autori gli viene un infarto. Secco.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-672Xj3ZzxBE/UGQgwmebPtI/AAAAAAAABbM/IyXJsEvtTOU/s1600/harpun_fede.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-672Xj3ZzxBE/UGQgwmebPtI/AAAAAAAABbM/IyXJsEvtTOU/s400/harpun_fede.JPG" width="298" /></a></div>
<br />
E lei se la ride tranquilla, dopo questo capolavoro.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-6GyjePN4rQM/UGQgxg5RcAI/AAAAAAAABbQ/X_cQf8Ngpwk/s1600/harpun_sabry.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-6GyjePN4rQM/UGQgxg5RcAI/AAAAAAAABbQ/X_cQf8Ngpwk/s400/harpun_sabry.JPG" width="298" /></a></div>
<br />
in cui ha curato ogni minimo dettaglio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-mdngNxmot5w/UGQgvXsQwII/AAAAAAAABbE/GYZfZ1cHqrU/s1600/harpun_etichette.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-mdngNxmot5w/UGQgvXsQwII/AAAAAAAABbE/GYZfZ1cHqrU/s320/harpun_etichette.JPG" width="239" /></a></div>
<br />
E ha regalato ai due autori una tra le gioie più intense di questo lavoro.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-SaIq_V5m2vY/UGQhUHR00uI/AAAAAAAABbo/ARfmSXdZncg/s1600/harpun_coppia2_2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="http://3.bp.blogspot.com/-SaIq_V5m2vY/UGQhUHR00uI/AAAAAAAABbo/ARfmSXdZncg/s400/harpun_coppia2_2.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
Sabrina, grazie davvero. Non sai quanto ci hai resi felici.<br />
<br />
PS: Se qualcuno fosse interessato a capolavori come questi, fatecelo sapere che vi mettiamo in contatto con l'autrice! ;)Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-85313378938437865072012-09-27T11:04:00.004+02:002012-09-27T11:06:09.643+02:00SPAM (e sette)<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Spam con mostri. Tanti mostri.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-3ZQuuzDD2U0/UGQVlrs_LeI/AAAAAAAABaY/eOyE8T6VLn8/s1600/v99.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="http://2.bp.blogspot.com/-3ZQuuzDD2U0/UGQVlrs_LeI/AAAAAAAABaY/eOyE8T6VLn8/s400/v99.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Vi ricordiamo che ci troverete a Romics da domani fino a domenica allo stand GP Publishing dalle 14 alle 17 per firme, chiacchiere e quant'altro, e poi sabato dalle 13:30 alle 14:30 nella sala A del padiglione 11 per la conferenza di presentazione del volume.<br />
<br />
Vi aspettiamo!<br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-16268248728860713932012-09-26T10:29:00.002+02:002012-09-26T10:29:22.016+02:00SPAM (e sei)Spam con gente posseduta dagli occhi viola<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-V_kdsBAEig8/UGK8vFdqBDI/AAAAAAAABZ8/rV2Y2z96wIU/s1600/v98.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-V_kdsBAEig8/UGK8vFdqBDI/AAAAAAAABZ8/rV2Y2z96wIU/s640/v98.jpg" width="566" /></a></div>
<br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-75712585151892962112012-09-25T12:00:00.003+02:002012-09-25T12:00:25.718+02:00SPAM (e cinque)Spam con ombrello e mostro
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-7CvOUnvYh7M/UGGAZXjJP_I/AAAAAAAABZg/unON5-YYpZQ/s1600/v92.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="287" src="http://2.bp.blogspot.com/-7CvOUnvYh7M/UGGAZXjJP_I/AAAAAAAABZg/unON5-YYpZQ/s400/v92.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-20934914628487060082012-09-24T13:03:00.000+02:002012-09-24T13:35:38.557+02:00SPAM (e due e tre e quattro)Ma non doveva essere una vignetta al giorno?<br />
<br />
Sì, doveva. Prima che decidessimo di risistemare il PC e ci perdessimo nel gorgo nero dell'installazione di Skyrim (e delle prove e dei bug e del "oh! Una quest nuova, ma pensa!")<br />
<br />
Quindi, oggi recuperiamo con ben tre vignette tre.<br />
<br />
Spam con denti e poliziotto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-DnIJixek7wY/UGA72mBXrYI/AAAAAAAABXc/a8XCT26FweU/s1600/v65.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-DnIJixek7wY/UGA72mBXrYI/AAAAAAAABXc/a8XCT26FweU/s400/v65.jpg" width="298" /></a></div>
<br />
Spam con poliziotto volante.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-6IVJf9aq2mk/UGA73GZU1KI/AAAAAAAABXk/C_F36giXVSI/s1600/v66.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-6IVJf9aq2mk/UGA73GZU1KI/AAAAAAAABXk/C_F36giXVSI/s640/v66.jpg" width="180" /></a></div>
<br />
Spam arrabbiato.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-qOcISwp8OKE/UGA73kVQjWI/AAAAAAAABXs/Wku-wUMjr0o/s1600/v71.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-qOcISwp8OKE/UGA73kVQjWI/AAAAAAAABXs/Wku-wUMjr0o/s640/v71.jpg" width="396" /></a></div>
<br />
Ah, cosa importantissima! Sabato 29 settembre, dalle 13:30 alle 14:30 nella sala A del padiglione 11, ci sarà la conferenza di presentazione di Harpun. Una roba che nel programma ufficiale la presentano così: "<i>Questioni di stile</i>. GP Publishing presenta i suoi nuovi graphic novel: Donran di Yoshiko Watanabe e Giovanni Masi, e Harpun di Giovanni Masi e Federico Rossi Edrighi.<br />
Conduce Luca Baboni, Coordinatore editoriale di GP Publishing."<br />
<br />
Quindi con molto stile ci saremo tutti. Ed è pure ora di pranzo, quindi saremo puntualissimi che poi sale la fame. Voi potete venire con i panini e mangiare seduti comodi mentre vi raccontiamo un po' di retroscena su Harpun e Donran.<br />
Non avete nessuna scusa per mancare.<br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-9272555567454897152012-09-21T11:10:00.001+02:002012-09-21T11:15:11.917+02:00SPAM (e uno...)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-c_UhuDBNWpM/UFwsST59XVI/AAAAAAAABXA/DU9ibAn2N0s/s1600/v57.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-c_UhuDBNWpM/UFwsST59XVI/AAAAAAAABXA/DU9ibAn2N0s/s640/v57.jpg" width="574" /></a></div>
<br />
Mancano sei giorni all'uscita del libro a Romics. E quindi facciamo un po' di spam, che è cosa buona e giusta. Una vignetta al giorno fino a venerdì.<br />
<br />
E voi vi chiederete: "Perché venerdì che Romics inizia giovedì?". Perché il volume di Harpun sarà presente in fiera ma noi non ci saremo (<i>mannaggiattuttigliincubiincolonna...</i>).<br />
<br />
Però, ci saremo da venerdì a domenica, dalle 14 alle 17, allo stand GP Publishing.<br />
<br />
Quindi, non fate che passate tutti giovedì, ok?<br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-43996161098674583552012-09-17T00:00:00.000+02:002012-09-17T00:00:06.287+02:00Anteprima e CoverE come promesso, eccovi un'anteprima del libro.<br />
<br />
Per prima cosa le cover (perché fermarsi a una sola copertina se ne puoi avere due?!)<br />
<br />
Quindi, edizione "Regular":<br />
prezzo 15 € per 112 pagine con le 52 tavole che avete già letto (se non l'avete fatto, sciagura a voi! E recuperate subito qua in alto a destra le trovate raccolte in tre pratici capitoli);<br />
+ il diario dei mostrincubi (anche questo lo trovate qua a destra);<br />
+ 54 altre tavole di fumetto COMPLETAMENTE INEDITE.<br />
Il tutto rilegato in questa cover qua sotto (era talmente bello anche il retro che ve la facciamo vedere tutta. Clickate per ingrandirla).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-JHT6cH-A8no/UFYfgYaMQUI/AAAAAAAABV4/3N3y2VKUHTo/s1600/Cover+Harpun+Regular.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="182" src="http://4.bp.blogspot.com/-JHT6cH-A8no/UFYfgYaMQUI/AAAAAAAABV4/3N3y2VKUHTo/s400/Cover+Harpun+Regular.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Poi, edizione "Variant". Stesso contenuto della prima e questa cover qua sotto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-o9o2eAGIzIw/UFYfsuIvh3I/AAAAAAAABWA/G6DvlHucEwg/s1600/Cover+Harpun+Variant-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="182" src="http://2.bp.blogspot.com/-o9o2eAGIzIw/UFYfsuIvh3I/AAAAAAAABWA/G6DvlHucEwg/s400/Cover+Harpun+Variant-1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E sì, si tratta di un foglio bianco (anche se il logo sarà lucido) perché dell'edizione Variant esisteranno solo 100 copie, firmate e numerate. Non si potranno acquistare in libreria ma solo in fiera e negli eventi in cui saranno presenti Giovanni e Federico in carne e ossa. A parte il fatto che vi volgiamo conoscere dal vivo, il foglio bianco della Variant servirà a Federico che vi realizzerà la cover personalizzata direttamente sul volume.<br />
Quindi, 100 copie firmate e numerate, ma solo se ci passate a trovare e così vi beccate la copertina disegnata a mano. Il prezzo della Variant? 30 €.<br />
Tutto chiaro?<br />
<br />
Ci troverete per prima cosa a <a href="http://www.romics.it/dr1/?q=it/node/23" target="_blank">Romics</a>, allo stand GP Publishing, dal 27 al 30 settembre. Se siete lettori del blog fatevi riconoscere!<br />
<br />
Ah già. L'anteprima! Qua sotto, tavola 53 e 54 con il prosieguo delle avventure di Rebecca e Joshua.<br />
Poi non venite a dirci che non vi viziamo...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-wc0LwH8OeKg/UFYnj-4zT3I/AAAAAAAABWc/EwX-5t6BviY/s1600/053.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-wc0LwH8OeKg/UFYnj-4zT3I/AAAAAAAABWc/EwX-5t6BviY/s400/053.jpg" width="282" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-jVUFTopDXbQ/UFYnn_R4XgI/AAAAAAAABWk/ZL5GYD5zor4/s1600/054.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-jVUFTopDXbQ/UFYnn_R4XgI/AAAAAAAABWk/ZL5GYD5zor4/s400/054.jpg" width="282" /></a></div>
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-63474249881386874172012-09-10T00:00:00.000+02:002012-09-10T09:46:52.896+02:00Diario dei Mostrincubi - la raccolta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-nbvkZRzku74/UEzTZq9O2MI/AAAAAAAABTc/A75szqMIPCU/s1600/cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-nbvkZRzku74/UEzTZq9O2MI/AAAAAAAABTc/A75szqMIPCU/s640/cover.jpg" width="452" /></a></div>
<br />
Ed eccoci qua con l'ultima raccolta free di Harpun prima dell'uscita del libro tra una ventina di giorni a Romics.<br />
<br />
Il Diario dei Mostrincubi questa volta ve lo potete scaricare in:<br />
<br />
- <a href="http://www.timedrop.net/harpun/diario_harpun.pdf" target="_blank">PDF</a><br />
<br />
- <a href="http://www.timedrop.net/harpun/diario_harpun.epub" target="_blank">ePub (eBook readers)</a><br />
<br />
- <a href="http://itunes.apple.com/it/book/harpun-diario-dei-mostrincubi/id558270340?mt=11" target="_blank">iBooks (iPad & iPhone)</a><br />
<br />
- Kindle (per ora gratis da <a href="http://www.timedrop.net/harpun/diario_harpun.mobi" target="_blank">QUI il file .mobi</a>, altrimenti da Amazon a pagamento da <a href="http://www.amazon.it/Harpun-Diario-dei-Mostrincubi-ebook/dp/B00953U5R6/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1347212271&sr=8-1" target="_blank">QUI</a>, ma stiamo lavorando per metterlo gratuito)<br />
<br />
Scaricate e fatelo girare, che salire in classifica negli store è un bel po' di pubblicità per noi.<br />
<br />
Ci vediamo lunedì prossimo con una bella anteprima del libro!<br />
<br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-23221426139744852102012-09-03T00:00:00.000+02:002012-09-03T00:00:03.462+02:00Diario dei Mostrincubi - Il Nenosazme, seconda parte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-gNZyt4A2wN8/UBV9CI_Ke5I/AAAAAAAABPY/dDHq-STaBig/s1600/diario10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-gNZyt4A2wN8/UBV9CI_Ke5I/AAAAAAAABPY/dDHq-STaBig/s640/diario10.jpg" width="452" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il <i>nenosazme</i> è un incubo fuori dal comune. È difficile pure da spiegare. È più in alto degli altri nella catena alimentare. È il frutto di pensieri ricorrenti, di ansie portate nell'anima, di rabbie represse, di frustrazioni sputate addosso all'altro a mezza bocca. È l'incubo che nasce quando dici sempre no, quando sei molesto per te e per gli altri, quando l'unico tuo modo di rapportarti con gli altri è l'aggressività. Quando hai fallito, quando hai sprecato il tuo talento. Quando sei ridicolo nel tuo battere i piedi. Quando sbagli e vuoi spiegarti e non ti viene data la possibilità e ti accorgi di quanto vali per gli altri. Quando improvvisamente realizzi di essere solo una persona e non ti va bene e distruggi tutto sistematicamente perché dentro non sei sicuro del tuo valore. Il nenosazme è questo ed è anche peggio. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non è come gli altri incubi. È il frutto di molte miserie, di molte tristezze. È un incubo aggressivo e molesto. Ed è un predatore. Può roderti l'anima fino a lasciarti l'ombra della persona che eri. Può scatenare attacchi di rabbia, può portarti a disprezzare tutto e tutti perché li invidi e può farti venir solo voglia di gonfiarli di botte.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">È pericoloso da avere intorno, infido da cacciare e può farmi molto male. E questo è l'esemplare più grande che mi sia mai capitato di affrontare. Ha fatto danni per tutta l'estate facendo diventare più aggressivi gli altri incubi della scogliera. Non sapevo cosa avessi di fronte finché non l'ho guardato negli occhi attraverso i vetri sporchi di una cucina. Liberarmi dal suo sguardo mi è costato tre punti di sutura sulla mano. Non farò lo stesso errore due volte. Ho provato a stanarlo ma senza successo. Lui ha cercato un momento propizio, una mia distrazione per assalirmi. Siamo rimasti in stallo troppo a lungo.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Stasera lo sto sfidando apertamente. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Cammino da sola per i vicoli del villaggio addormentato. Faccio risuonare l'arpione sul selciato. Canticchio una ninna-nanna a labbra strette. Lo percepisco alle mie spalle. Mi volto. Non c'è. Ma vedo qualcosa con la coda dell'occhio. Un'ombra troppo rapida. Un movimento. Una presenza.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">"E andiamo! Hai forse paura?!" urlo allargando le braccia.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Un ringhio. Dietro di me. In alto.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Scatto</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">e</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">mi giro</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">su me stessa.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La punta dell'arpione ferisce su un fianco l'incubo che ha cercato di colpirmi alle spalle.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Rotoliamo via. Il bastardo ci ha provato. È grosso. Uno dei tentacoli uncinati mi ha ferito ad una gamba. Ci muoviamo in circolo, pronti a staccarci la testa a vicenda. Non gli do il tempo di reagire e affondo il colpo. È la cosa più rapida che abbia mai affrontato. Lo manco. Mi si lancia contro, lo schivo ma mi ferisce al braccio. Ci osserviamo. A distanza. Il nostro sguardo si incrocia.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Una porta si apre. Una bambina esce, in pigiama. Mi ha sentito gridare? Ho gridato? Maledetti occhi rossi. Mi confondono la testa. Ci sta riuscendo di nuovo.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non ho tempo di pensare. L'incubo si scaglia sulla piccola. È Sarah? La conosco? È la piccola della scogliera?</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">L'incubo la sta per azzannare. Il sangue mi scorre sulla gamba. Mi lancio a proteggere la bambina, voglio spingerla dentro casa. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sbatto contro la porta.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La bambina</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">non</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">c'è</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">mi ha</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">fregato!</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non ho tempo di fare nient'altro così stringo l'arpione al petto e mi getto all'indietro.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi tuffo contro le sue zanne, sperando che il mio arpione lo uccida prima che possa serrare le fauci. Un vortice di uncini mi strappa la maglietta e mi scava la pelle del viso, delle spalle, delle braccia.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Un'esplosione di mucillagine mi toglie il respiro.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">L'arpione affonda e squarcia.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">L'ho fregato!</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Atterro con la schiena sul selciato. La botta mi fa girare la testa e il sangue negli occhi mi appanna la vista.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">È finita.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">L'incubo si dissolve.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ho rischiato e ho vinto.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma la puntata era alta e mi è costata.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Respiro?</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sì.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sanguino? </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sì.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il cuore batte?</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sì.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Bene, provo a rimettermi in piedi e ad aprire gli occhi.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi pulisco il sangue dagli occhi che bruciano e mi guardo intorno.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E vedo la vecchia.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">È in vestaglia, con una scopa in mano e con gli occhi fuori dalle orbite. Di tutte le porte del villaggio proprio contro la sua dovevo sbattere?! Ci mette un attimo a riprendersi, in fondo le sto solo sanguinando sull'uscio, ma mi da il tempo di rialzarmi e di non farmi prendere a scopate in testa. La saluto con un cenno. Sento che prova a imprecare ma è troppo furibonda e probabilmente sta provando a uccidermi a forza di sputacci.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Vado a casa. Spero davvero che i prossimi mesi siano più tranquilli. Dopo un'estate così me lo merito. Sorrido tra me e me e guardo verso il villaggio. Piccolo, racchiuso tra terra e mare. In pace. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Vado a letto contenta.In fondo, cos'altro potrebbe succedere?</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Un terremoto?</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Un vulcano?</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Uno straniero che vuole costruisce un hotel cinque stelle in cima alla scogliera?!</span><br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-82787838544252782942012-08-27T00:00:00.000+02:002012-08-27T12:17:36.491+02:00Diario dei Mostrincubi - Il Nenosazme, prima parte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-lxDWjRD5Saw/UDtI2JdXtfI/AAAAAAAABSU/4E1YBxkG8sY/s1600/diario9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-lxDWjRD5Saw/UDtI2JdXtfI/AAAAAAAABSU/4E1YBxkG8sY/s640/diario9.jpg" width="451" /></a></div>
<br /></div>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sono seduta affianco a uno dei due ruscelli che scendono dalla scogliera. Hanno vita breve, finiscono subito in mare ma mi piace il rumore che fanno scorrendo sull'acciottolio di piccole pietre levigate. Penso di essere l'unica a cui piace questo posto. Adoro il rumore dell'acqua che scorre. Mi rilassa prima di una battuta di caccia. La ferita sulla mano è quasi guarita e posso stringere e scagliare l'arpione con forza. So che ormai ci siamo. L'autunno è alle porte e il mio nuovo "amico" non aspetterà ancora. Mi segue da settimane, furtivo, minaccioso, pieno di rancore. Sta per colpire e lo farà appena gli si presenterà l'occasione. E stanotte sarà la notte ideale per far scattare la trappola.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ho provato ad avvicinarlo più volte ma non sono mai riuscita a stringerlo in un angolo. Scotch, o la cosa che ne ha preso il posto, è definitivamente sparito. Probabilmente, rompendo il vetro della finestra quella volta che ha tentato di soggiogarmi, l'ho costretto a fuggire per non rivelare ciò che realmente è. La locandiera, però, si è ammalata nel giro di poche ore. La sua mente non riesce a riprendersi. Continua a vedere il suo cane anche se se n'è andato da tempo.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Perché la povera bestia è morta da quella notte in cui l'ho trovata rigida e fredda. Le successive manifestazioni non erano realmente Scotch, ne sono sicura, e l'incubo che ne ha preso il posto è forse una delle cose più pericolose che abbia mai affrontato. Non sono preoccupata per la vecchia. È talmente una zucca vuota che probabilmente, quando si riprenderà, sarà convinta di aver avuto solo una brutta febbre. E troverà il modo di incolpare me anche per questo. Se solo sapesse quanto è stata fortunata la notte in cui è morto il suo cane... Ma lo ammetto. La vecchia non mi preoccupa.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sono preoccupata per me.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ho ricostruito i fatti. La <i>tarcoblaticofa</i> non era l'unico mostro in giro la notte che ho trovato Scotch morto stecchito. Avevo pensato che fosse molto affamata e che fosse stata lei ad uccidere il cane. In realtà, stava scappando. Scappando da qualcosa molto più affamato di lei. È colpa di questo nuovo arrivato se gli incubi sono stati particolarmente aggressivi per tutta l'estate. Ha scombussolato l'ecosistema e mi ha fatto dannare.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi alzo e mi allontano dal gorgogliare del ruscello. Cala la sera ed è ora di fare da esca. Le stradine del villaggio si svuotano. I rumori della cena piano piano si spengono. Continuo a camminare per i vicoli. Appoggio piano l'arpione a terra ma l'asta di metallo risuona comunque ad ogni colpo sul piancito. Le luci si spengono dietro le imposte socchiuse. La gente si addormenta. Gl incubi si muovono furtivi. L'ecosistema del sonno si dispiega in tutta la sua fantasiosa diversità. Incubi si agitano sugli angoli dei tetti. Pensieri si raggruppano in branchi scintillanti sotto la luce della luna. Mi sfiorano le gambe e fanno il solletico. È uno spettacolo bellissimo, riservato a pochi fortunati.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">A volte mi dispiace per la gente che dorme e non sa. La gente che non si accorge di tanta bellezza. Le persone si trascinano evitando di farsi domande. Si trascinano e si accontentano. È triste ma le capisco. Farsi domande può farti molto male. Le idee non sono mai neutre. Sono cattive, aggressive, Lottano per il territorio. Prendono possesso delle nostre menti e ci guidano durante la giornata. Mai lasciare campo libero ad un'idea senza prima averla affrontata. Potrebbe spezzarti. O usarti. Ma per molti è fatica inutile. Forse non vogliono o forse non possono, fatto sta che non ragionano da soli e dormono sognando i sogni-escrementi dei parassiti delle loro anime.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il panorama delle emozioni è cangiante e chiede grandi sacrifici per essere apprezzato. La sua bellezza mi commuove sempre un po'. Tutti i pensieri, tutti i brutti ricordi, tutti i rimpianti, tutte le speranze... È bellissimo ma stasera non me lo posso godere. Continuo a camminare e mi aspetto di vederlo spuntare in ogni momento dall'angolo più buio, dal tetto più alto. L'attesa è snervante. È una caccia difficile e l'unica soluzione per intrappolarlo che mi è venuta in testa è provocarlo. Sono qui, maledetto incubo. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Vieni a prendermi.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-62366239796753128732012-08-20T00:00:00.000+02:002012-08-20T00:00:05.144+02:00Diario dei Mostrincubi - Lo Sficaramamaggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/--SHMqbH3SVA/UBVwXVpwIII/AAAAAAAABO4/wsTjQN9ICzI/s1600/diario8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/--SHMqbH3SVA/UBVwXVpwIII/AAAAAAAABO4/wsTjQN9ICzI/s640/diario8.jpg" width="452" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">L'estate scivola via e le giornate si accorciano. Le notti diventano più lunghe e gli incubi si preparano all'autunno. Diventano più aggressivi, più affamati. Le paure del crepuscolo gli mettono più fame e i brutti pensieri sono lì, in agguato, e ti trascinano giù.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Di solito, in queste giornate, spalanco le finestre e mi godo gli ultimi raggi di sole. Mi piace vederlo sparire piano piano, mi piace vedere il colore del cielo che cambia. È uno dei pochi momenti di pace prima della mia solita passeggiata notturna. Appena si fa scuro accendo una candela, una di quelle piccole, e la metto sul davanzale. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Esco e la piccola fiamma continua a brillare finché non finisce lo stoppino. Ne accendo una sola, non troppo grande. E non guardo mai la fiamma che danza al comando di venti inesistenti. Non è una cosa romantica, quella candela.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">È una trappola.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il tutto risale a quando ero una bambina. Adoravo le candele. Ne accendevo il più possibile e costringevo mio padre a passare tutta la sera al lume di decine di piccole fiammelle. Come non mi abbia rifilato un paio di sculacciate non lo so. E non so neanche come ho fatto a non dare fuoco alla casa vista leggerezza con cui armeggiavo tra cera e stoppini. E poi adoravo il rumore e l'odore che facevano i fiammiferi quando li sfregavo contro una superficie ruvida. Ne usavo uno per candela e appena avevo acceso la fiamma, lo spegnevo agitando fortissimo tutto il braccio. Spesso non mi ritrovavo più il fiammifero tra le dita tanta era la foga di spegnerlo. Tra tutte le candele, a cui avevo dato i nomi improponibili che può dare una bambina e che non ripeterò su queste pagine anche se nessuno le leggerà mai ma la prudenza non è mai troppa, ce n'era una che era la mia preferita.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Era piccola e tonda. Profumava di qualcosa che doveva assomigliare alla ciliegia ma che era più simile a una prugna troppo matura. E non si consumava mai. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non mi ero mai posta il problema. Ero troppo piccola forse per notarlo. Tutte le candele in casa si scioglievano lentamente. Lei no. Lei restava sempre uguale. Potevo passare le ore ad osservare la sua fiamma che quasi non si muoveva. Tutte le sue sorelle si piegavano ai capricci dei refoli di una casa tutta spifferi. Lei no. Brillava sempre uguale. Con piccoli movimenti circolari. Aveva la base della fiamma blu, di un blu intenso, che nessun'altra aveva. E i suoi colori mutavano con le ore. La fiamma era gialla, verde, viola. Ero troppo piccola anche solo per sospettare che ci fosse qualcosa che non andava. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Col passare del tempo, però, quella candela divenne un'ossessione. La portai in camera da letto e la accendevo di nascosto, lontano da mio padre, e passavo le ore ad osservarla. La sua fiamma, i suoi colori, quel modo tutto suo di ondeggiare... era come se fosse voluto, come se la fiamma fosse viva. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non lo era.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma era qualcosa che ci viveva dentro. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ho ricordi confusi di quel periodo. Ero sempre stanca, passavo le notti sveglia ad osservare la fiamma della candela. A volte, riuscivo a scorgere qualcosa alla base. Sembrava una specie di cimice ma aveva degli aculei sul dorso. O sembravano aculei. Cambiavano di colore e la fiamma cambiava con essi. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Cominciai a stare male sempre più spesso. Raffreddore, febbre alta, mal di gola, tosse. Poi smisi di mangiare. Ogni volta che provavo a mandare giù qualcosa di più sostanzioso di una tazza di tè finivo per vomitarmi l'anima. Mio padre era preoccupato, scrutava la stanza alla ricerca di qualcosa che solo anni dopo avrei imparato a cacciare. Il dottore poteva fare ben poco, passava ogni settimana durante il suo giro dei villaggi della costa e mi trovava sempre peggio. Non riusciva proprio a capire cosa avessi. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Perché il problema era la candela e il piccolo, misero incubo che viveva nella sua fiamma. Mi rubava il sonno, mi rubava il riposo e mi faceva stare male.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non so quando l'ho capito. Non mi ricordo neanche come lo capii. Mi ricordo solo che passai le notti successivi lacerata a metà. Una parte di me voleva solo perdersi davanti alla luce cangiante. L'altra sapeva. Sapeva cosa stava succedendo. Non era neanche un pensiero. Era più un istinto. L'istinto di allungare la mano e di schiacciare tra pollice e indice la fiamma e il piccolo incubo. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ci ho messo cinque notti. Cinque notti insonni. Allungavo la mano, mi bruciavo le dita. A volte ero convintissima di esserci riuscita.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma la ritrovavo sempre accesa.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Alla fine, con gli occhi rossi e le dita annerite, piangendo senza riuscire a distogliere lo sguardo, l'ho fatto. Ho stretto le dita con talmente forza che ho strappato via lo stoppino dalla cera. Ho spento la luce.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E finalmente, ho dormito per tredici ore di fila.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il mattino dopo avevo le vesciche sui polpastrelli e la candela era ormai inservibile. Avevo smesso con la mania delle candele.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non ho mai saputo come si chiamasse quell'incubo. Io lo chiamo <i>sficaramamaggio</i> ma è un nome inventato. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non ho mai più incontrato niente del genere ma ancora oggi cerco di catturarne un esemplare. La candela è la mia trappola.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma evito sempre di fissare troppo a lungo la fiamma.</span><br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-15105150816087616222012-08-06T00:00:00.000+02:002012-08-06T00:00:03.067+02:00Diario dei Mostrincubi - L'Ararodecnisa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-LmjboRToMww/UBVlsnpM8fI/AAAAAAAABOY/9KpB2CiqE_4/s1600/diario7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-LmjboRToMww/UBVlsnpM8fI/AAAAAAAABOY/9KpB2CiqE_4/s640/diario7.jpg" width="452" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il caldo di questa estate si alterna a scrosci di pioggia torrenziali. Le strade mutano in torrenti stagionali e la furia delle acque si precipita verso il mare. Nessuno esce con un tempo così e il paese diventa improvvisamente tutto mio.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Adoro questo tempo. Cammino con l'acqua alle caviglie, l'incerata sopra la testa e uso l'arpione come bastone mentre vedo le luci filtrare dalle persiane sbarrate e sento rumori di piatti e stoviglie che timidamente provano a contrastare il frastuono della pioggia. Persino gli incubi se ne rimangono nelle loro tane o nei loro sottotetti in serate così. È rilassante andarsene in giro con i piedi zuppi senza doversi preoccupare di niente. Cammino per le vie, sbirciando involontariamente la vita che prosegue al riparo dietro le finestre sprangate. Mi tiro il cappuccio dell'incerata sul viso e passo rapida sotto i fiotti potenti delle grondaie. Gioco come da bambina. Sorrido. E per fortuna nessuno mi vede. Ho una reputazione da difendere.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Poi il sorriso mi scivola via dal viso e stringo più forte l'arpione e mi avvicino ad una finestra spalancata. La pioggia fradicia le sedie e il tavolo di una cucina. Le persiane sono aperte verso l'esterno, le ante spalancate verso l'interno. La prima cosa a cui penso è a un colpo di vento. Uno forte. Una specie di piccolo uragano che ha spalancato tutto.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma non è possibile. Sul pavimento c'è un lago, il tavolo ormai gronda acqua e le sedie di paglia sono zuppe. La finestra era aperta quando è iniziato il temporale. Faccio un giro di casa. È tutto sbarrato. Possibile che non ci sia nessuno?</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Busso alla porta. Il vento si porta via i miei colpi. Lo faccio più forte. Nessuna risposta. C'è qualcosa che non mi quadra. Nessun pescatore uscirebbe con questo tempo e da quello che so in quella casa ci vive una coppia sposata. Che anche la moglie sia fuori? Torno davanti alla finestra spalancata. So che non dovrei ma c'è qualcosa che non mi torna. E di solito non mi sbaglio mai.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Scavalco ed entro.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">I piedi nudi fanno piccoli splash sul pavimento bagnato. Non c'è un solo rumore che non sia la pioggia. Chiudo la finestra dietro di me e lo scrosciare diventa improvvisamente un brontolio. Il silenzio in casa è totale. Provo a camminare. Piccole onde partono dai miei piedi e si infrangono sulla porta chiusa. Appoggio l'orecchio e rimango in ascolto. C'è come un russare. Ma a intervalli irregolari. Affannato. Socchiudo la porta e scivolo nell'altra stanza. Il pavimento è uno stagno. Cammino, facendo attenzione a non fare rumore. Il russare è più nitido, meno impastato col rumore della pioggia là fuori. E ci sono dei gemiti.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Si sentono a malapena, confusi con i rumori del temporale. Ma ci sono. Come se qualcuno cercasse di respirare ma ormai fosse allo stremo.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">"C'è nessuno?" domando.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La mia voce si perde e resta solo il picchiettare dell'acqua che cade dal tavolo sul pavimento allagato. Mi avvicino alla porta da dove sento arrivare i lamenti. La apro con la punta dell'arpione. La stanza puzza di chiuso. Il pavimento è umido ma non è allagato. Ci sono due persone sul letto. Nel chiarore che proviene dalle persiane socchiuse li intravedo a malapena.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sono i padroni di casa.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sono bianchi come cadaveri. Magri che gli vedo le ossa sotto pelle.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Respirano a fatica. Sono legati a letto da quelli che potrebbero sembrare rovi spinosi. Per un secondo, uno stupido secondo, me ne resto lì, i piedi bagnati, l'arpione in mano, due quasi cadaveri sul letto e l'unica cosa che riesco a pensare è alla Bella Addormentata. Sorrido. Poi dici da dove vengono fuori certe storie...</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Si tratta di un'infestazione di <i>ararodecnisa</i>. Fa il nido sotto i letti. Cresce lentamente, molto lentamente. Prima si accontenta dei sogni che cadono dai cuscini. Poi le sue appendici spinate si intrufolano tra le lenzuola, da sotto il materasso e cominciano a strappare i sogni ai dormienti. Chi si addormenta su un letto infestato si sveglia sempre stanco. Non ricorda mai i sogni della notte precedente e soprattutto comincia a deperire. Quando il mostrincubo è cresciuto abbastanza, il padrone del letto non ha più la forza di alzarsi. Continua a dormire, catatonico, mentre i suoi sogni servono a far crescere e rafforzare il parassita. A forza di dormire e non riposare ci si scorda di mangiare, di bere. E piano piano ci si consuma fino a morire.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non so da quanto tempo questi due sono bloccati qua dentro. Dall'odore e dal loro aspetto è sicuramente troppo. Mi sdraio sul pavimento e striscio carponi sotto al letto. Le zampe dell'incubo mi sfiorano ma non sto dormendo e non trovano niente da rubarmi. Laggiù, sotto la testata, c'è una specie di rosa di carne, vagamente luminescente, da cui partono zampe aracnoidi spinate. Sto distesa sulla schiena, allungo l'arpione e comincio a potarla. Non posso ucciderla subito, lo shock potrebbe essere fatale per i due sopra di me. Ogni colpo che affondo recide una zampa dell'incubo. Ci metto più di un'ora ma più vado avanti più il respiro dei due padroni di casa si normalizza. A un certo punto, li sento girarsi sopra di me. Il letto cigola. Un grugnito e un russare regolare accompagnano il loro sonno.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Era ora, ho la schiena a pezzi a forza di stare sdraiata sul pavimento umido. Affondo l'arpione e il mostro si dissolve in un'odore acre, come di calzini bagnati.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi rimetto in piedi. I padroni di casa dormono sereni e finalmente riposano. Domani avranno una fame da lupi, poco ma sicuro. Io faccio la strada a ritroso, ritorno alla finestra che era spalancata. Fuori ha smesso di piovere. Esco da dove sono entrata, accosto da fuori la finestra e le persiane.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Quella stanza da letto puzzava da morire. Faccio un bel respiro.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E starnutisco con forza.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E starnutisco per tutta la strada verso casa.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E starnutisco anche mentre mi faccio una tazza di tè caldo.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E starnutisco anche mentre mi infilo sotto le coperte. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">A me e quando me ne vado in giro scalza sotto i temporali...</span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
PS: Scusateci, ma il blog lunedì prossimo va in vacanza, che la consegna del libro si avvicina e dobbiamo un po' correre. Ci rivediamo il 20!<br />
<div style="text-align: right;">
Giovanni & Federico</div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-10872643152108484602012-07-30T00:00:00.000+02:002012-07-30T00:00:00.547+02:00Diario dei Mostrincubi - Il Gartambegliorio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-DtZ1eoqq0-M/UBVk8tAxvmI/AAAAAAAABOQ/f-3eC6_9Sws/s1600/diario6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-DtZ1eoqq0-M/UBVk8tAxvmI/AAAAAAAABOQ/f-3eC6_9Sws/s640/diario6.jpg" width="452" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi piace stare al porto, sedermi sulle casse e guardare le barche rientrare la sera. Mi ricorda di mio padre. Mi ricorda di cose buone e tempi felici.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Le barche ondeggiano pigre assicurate ai loro ormeggi. Il legno del molo scricchiola e l'odore di pesce e salsedine viene spazzato via dalla brezza. I marinai scaricano casse e sistemano le reti. Persino i rumori sono sempre gli stessi, rassicuranti e monotoni.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Messe le barche in sicurezza per la notte, i pescatori risalgono stanchi sulle stradine di roccia che li riportano alle loro case, alla cena, a una moglie, a dei bambini. È un rito sempre diverso eppure sempre uguale. Lo conosco come conosco il mio arpione.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E mi accorgo subito che c'è qualcosa che non va.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">I pescatori stasera sono lenti. Più lenti del solito. Ci mettono troppo tempo per sistemare le reti. Troppo tempo a scaricare le cassette col pesce. Laggiù una barca è ormeggiata ma i nodi sulle gomene sono troppo laschi e la barca si allontana, spinta dalla risacca, per poi caricare con forza contro il molo che cigola ad ogni urto. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi alzo e osservo la scena con attenzione. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non c'è niente di insolito. Nessun incubo particolare, nessun mostro nascosto tra le sartie. I marinai mi passano affianco. Nessuno mi degna di uno sguardo. Sembrano solo più stanchi del solito. C'è qualcosa che non mi torna, anche se non riesco a identificarlo. Qualcosa fuori posto... ma cosa?</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La sera successiva, sono di nuovo in piedi sulle casse. Il mare è ingrossato ma la scena del rientro dei pescherecci si ripete uguale. Anche stasera si vede subito che qualcosa non va. Le manovre di attracco sono goffe, le schiene più curve del solito. Le reti vengono ammucchiate senza attenzione. Uno degli ormeggi salta. Il peschereccio ondeggia pericolosamente e schiaccia una piccola lancia contro i piloni. Il molo trema con violenza. Nessuno reagisce. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non ho tempo per pensare e scatto. La fune che assicurava la barca è ancora là con il suo cappio. Pianto l'arpione all'interno dell'occhiello e faccio leva scheggiando le assi del pontile. Il peschereccio si muove indolente ma quando tende la fune il contraccolpo a momenti mi trascina in mare.Stringo l'arpione e chiedo aiuto.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Nessuno fa un passo verso di me.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Restano lì, la bocca piegata in un leggero sorriso, gli occhi spenti e tristi. Il mare gioca con il peschereccio e lo strattona. L'arpione mi sfugge di mano. La punta fa saltare un asse ma per fortuna l'arpione rotola poco lontano. Faccio un salto a recuperarlo mentre il peschereccio, assicurato solo a prua, s'inclina pericolosamente e colpisce altre due barche. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi avvicino ad uno dei marinai e lo scuoto urlandogli di darsi una mossa. Il tipo mi guarda con aria vagamente stupita. Il suo respiro puzza di acido. È un odore forte, pungente. Mi allontano portando una mano allo bocca. Il marinaio mi guarda e sorride. Al posto dei denti ha una specie di insetto dal corpo di gambero. Le zampe dell'incubo sollevano le labbra del marinaio in un sorriso sbilenco. Altre gli fuoriescono dalle narici e le guance fremono sotto i colpetti di altre zampe ancora.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il <i>gartambegliorio</i>. Una vera e propria infestazione. Ce n'è uno, o addirittura più d'uno, nella bocca di ogni marinaio che adesso osserva stupidamente il peschereccio che rischia di distruggere il porto. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non posso sfigurare tutti i pescatori del villaggio prendendoli ad arpionate sulla bocca e quell'incubo è un osso duro. Si nutre di felicità e bei pensieri. Te li ruba dal respiro e ti lascia svuotato, al limite dell'idiozia, con gli occhi tristi e un sorriso stampato sul volto. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi muovo rapida verso le reti. Afferro uno degli uncini per i pesci e afferro l'arpione al contrario, in modo da usare l'estremità non acuminata. Faccio tre passi verso il primo marinaio, carico il colpo e affondo l'arpione dritto nel suo stomaco. Il poveraccio si piega in due, gli afferro la faccia ficcandogli due dita nel naso e prima che possa reagire, gli cavo via l'incubo con l'uncino.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il poveraccio sbianca. L'incubo gli strappa dai polmoni il poco fiato che ancora gli era rimasto in corpo. Il pescatore finisce in ginocchio, respira affannosamente e cerca di mandar giù più aria possibile. Gli altri mi guardano, stupidi. Ricarico il colpo con la parte contundente dell'arpione e affondo con forza. Due dita nel naso e un'uncinata a strappar via il mostro.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Colpo. Uncino.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Colpo. Uncino.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Colpo. Uncino.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E così via.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il peschereccio si schianta con forza sul molo. La lancia, compressa sotto tanto peso, si spezza in due contro il pilone. Cerco di restare in piedi. Affondo il colpo nello stomaco dell'ultimo pescatore e lo libero dall'incubo che gli affondava le zampe in gola. Il tipo si piega in avanti e vomita. Mi scanso appena in tempo e mi giro. È durato tutto pochi minuti.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Allo schianto della lancia, gli altri marinai si sono improvvisamente ripresi e alcuni di loro già corrono verso la cima per assicurare di nuovo gli ormeggi. In una decina riescono a contrastare la forza del mare e a legare la barca.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il marinaio affianco a me riesce a mandar giù tanta aria da chiedermi cosa diavolo pensavo di fare prendendolo ad arpionate.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Gli restituisco l'uncino per il pesce e me ne vado sorridendo.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">"Ringrazia piuttosto che non ho dovuto usare l'arpione di punta. E lavati i denti più spesso, fidati."</span><br />
<br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-24828040114544184222012-07-23T00:00:00.000+02:002012-07-23T00:00:06.721+02:00Diario dei Mostrincubi - Scotch<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-0UNjA-O3Ja0/UAwumsXSvpI/AAAAAAAABOE/cq_ILpCebZk/s1600/diario5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-0UNjA-O3Ja0/UAwumsXSvpI/AAAAAAAABOE/cq_ILpCebZk/s640/diario5.jpg" width="452" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Lo sento abbaiare durante la notte. I suoi latrati sono... strani. Non riesco a definirli meglio. Sono simili ai normali ululati di un cane ma la tonalità è sbagliata. Troppo acuta, come se fossero registrati male. E troppo lunghi, come se non riprendesse mai fiato. O come se quei suoni fossero l'imitazione dell'abbaiare di un cane fatta da qualcosa senza polmoni.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La locandiera mi guarda ma sembra non vedermi. Potrebbe essere un miglioramento, dal disprezzo all'indifferenza. Ma il bianco dei suoi occhi sta diventando trasparente e le sue pupille sono sempre dilatate, anche sotto al sole di mezzogiorno. C'è qualcosa che non va. Forse la <i>tarcoblaticofa</i>... anche se non ne ho trovato più alcuna traccia dell'incubo dopo quella notte.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ho provato a dare un'occhiata a Scotch ma quando mi sono avvicinata ho scoperto che la vecchia non lo tiene più nel solito pezzo di terra battuta dietro la sua stamberga. Adesso il cane vive in casa con lei. E quando è alla locanda, si sente ringhiare sommessamente da dietro la tenda che porta in cucina. Ho provato a chiedere in giro ma nessuno sembra aver notato niente di strano. I bambini, però, evitano di giocare vicino alla casa della vecchia. Una sera ne ho visti tre da quelle parti. Stavano parlando a bassa voce di una prova di coraggio. La sfida era di avvicinarsi e di sbirciare dentro la finestra della cucina al piano terra della piccola casetta a due piani.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Gli ho chiesto cosa ci fosse di coraggioso. Loro hanno risposto che quando guardi dentro quella finestra, gli occhi rossi guardano te e ti fanno sentire strano. Li ho rispediti a casa senza tante cerimonie. I bambini se ne sono andati contenti di non dover dimostrare il loro coraggio, occhi rossi oppure no. Nessuno voleva avvicinarsi davvero a quei vetri sporchi.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ho stretto l'arpione e ho attraversato la strada. L'interno della casa era buio pesto. Ho avvicinato il visto ai vetri e mi sono vista riflessa. Ho picchiettato con la punta dell'arpione sulla finestra. L'interno era innaturalmente buio. Qualcosa si è mosso. Sembravano due fiammelle. Non vedevo bene. Le fiammelle si sono avvicinate. Erano due occhi che ardevano come brace. Ho stretto l'arpione ma ho sentito le gambe che mi cedevano. Un ringhio basso, dissonante, ha cominciato a far vibrare i vetri. Mi girava la testa. Era difficile staccare lo sguardo da quegli occhi. Sembravano ingrandirsi mentre il ringhio diventava più acuto. Ho cominciato a tremare. I muscoli mi facevano male, come se un crampo mi avesse afferrato i nervi. Volevo urlare. Non riuscivo ad aprire la bocca. Gli occhi erano diventati più grandi e più brillanti.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E poi sono diventati quattro.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E poi otto.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E poi sedici.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E poi ho dato un pugno al vetro con tutta la mia forza.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non so neanche io come ci sia riuscita ma il dolore alla mano mi ha schiarito la testa. Gli occhi erano spariti e l'interno della cucina adesso era vagamente visibile alla luce della luna. Non c'era niente fuori posto, a parte un vetro rotto sporco di sangue.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">È passata una settimana e il taglio mi pulsa ancora sotto le bende e afferrare l'arpione è doloroso. Di Scotch non c'è più traccia. La locandiera ha ricominciato a guardarmi male e ogni volta che ordino qualcosa sono sempre l'ultima a riceverlo. E solo dopo averglielo chiesto tre volte. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sembra tutto tornato alla normalità.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma io so che non è così.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">C'è qualcosa là fuori. Qualcosa di antico e violento e che non ha paura dell'arpione. Qualcosa che scorgo con la coda dell'occhio nelle notti senza luna.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Qualcosa che mi da la caccia.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Lo sento che freme nell'oscurità mentre cerca di cogliere l'attimo per il balzo decisivo ma ogni volta si trattiene. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Io stringo l'arpione, sorrido e lo aspetto, perché lo scontro è solo rimandato e la caccia appena iniziata.</span><br />
<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-67349783224266128652012-07-16T00:00:00.000+02:002012-07-16T00:00:05.294+02:00Diario dei Mostrincubi - Il Ripedecirchiolaccio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-LnCOXCd6jeM/UAL-CSup9_I/AAAAAAAABNw/xvJOWKSOC4A/s1600/diario4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-LnCOXCd6jeM/UAL-CSup9_I/AAAAAAAABNw/xvJOWKSOC4A/s640/diario4.jpg" width="452" /></a></div>
<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Le pareti a picco sul mare sembrano fatte di ossidiana color cenere e tagliano il vento mentre gli spigoli di roccia risplendono alla luce del tramonto. La scogliera promette che ti farà male. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E lo fa. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Oh, se lo fa.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Di solito cerco di starci lontana. Ma agli incubi piacciono le lame di roccia, fanno il nido e si nascondono tra le fratture della pietra. Nelle sere d'estate le pareti verticali brulicano di brutti pensieri. Sono talmente tanti da scacciare persino i gabbiani che infuriati volano in circolo.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non mi avvicino alla scogliera se non c'è un motivo valido.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E anche quando c'è, ci penso sempre due volte.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E ci penso anche mentre cerco appigli e mi arrampico su una parete a strapiombo tentando di raggiungere un nido di <i>ripedecirchiolacci</i>. Un nome stupido per degli incubi ancora più stupidi. Sono tutti aculei ma non particolarmente aggressivi. Di solito, se ne stanno rintanati aspettando che qualcuno gli passi talmente vicino da potergli rubare un pensiero. Quando apri l'armadio e non ti ricordi perché ti eri alzato dal divano? Un <i>ripedecirchiolaccio</i> ti ha sfiorato. Sono i principali responsabili dei mazzi di chiavi smarriti in giro per il mondo ma a parte questo non sono poi così pericolosi. Se non fosse che durante l'estate sviluppano una fame bestiale. Si radunano in branchi, delle macchie scure piene di aculei che si aggrappano a posti ripidi come la scogliera. E se qualcuno ci passa vicino, non si accontentano di rubargli qualche pensiero. A volte, prosciugano la loro preda fino a farle perdere il ricordo di chi era o di cosa stava facendo. Oppure, quando sono in tanti, ma davvero tanti, afferrano chi ha la sfortuna di passargli vicino e lo trascinano lassù, sulle lame di roccia. Le cadute accidentali, le disgrazie, le persone sparite dopo una gita... <i>ripedecirchiolacci</i>.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Scivolo con il piede destro e resto aggrappata alla scogliera solo con le mani. L'arpione infilato sotto la maglietta mi sbilancia ma non ho trovato una soluzione migliore. Stavo camminando per tornare a casa quando ho visto qualcosa che si agitava, come uno straccio impigliato tra le rocce. La cosa strana è che si muoveva in verticale. Saliva lento ma costante lungo la scogliera. Sono rimasta lì, a cercare di capire cosa fosse.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Una busta di plastica? Troppo grande.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Un lenzuolo steso ad asciugare e strappato e portato lassù dal vento?</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">L'incerata che copriva una barca?</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Poi ho visto le gambe nude e piene di tagli che sbattevano contro le rocce e ho realizzato. I mostri tutti aculei avevano rapito qualcuno e lo stavano portando al loro nido. Sono scattata correndo come il vento sulla stradina di ciottoli. Per rapire una persona dovevano essere tantissimi. Non riuscivo a scorgerli da così lontano ma sapevo che una volta rubati tutti i pensieri del poveraccio, l'avrebbero lasciato andare e non ci sarebbe stato nient'altro che rocce aguzze e budella sparse sugli scogli.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La roccia si sbriciola sotto al mio peso ma continuo a salire. Vedo la macchia degli incubi. È larga quasi tre metri e la loro preda è avvolta in un incerata. Un pescatore? Le gambe che brillano bianche sotto la luce del sol sono però quelle di una ragazza. Forse di una bambina. Ecco perché sono riusciti a sollevarla...</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Cerco un appiglio più stabile, incastro il piede in una fessura e afferro con forza una sporgenza con la mano sinistra. Con la destra libero l'arpione. Una raffica di vento mi sbilancia e rischia di strapparmelo di mano. La punta sbatte con forza contro la roccia e un pezzo di scogliera precipita giù . La macchia, più in alto rispetto alla mia posizione, si agita e freme tutta. Gli incubi sanno che sto arrivando. Si ritraggono, come formiche impazzite. Non dovevano accorgersi di me. Se si sentono minacciati si sparpagliano e... </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La lasciano andare.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La figura di una bambina avvolta in un k-way mi sfreccia affianco. D'istinto lascio andare l'arpione e allungo la mano. L'incerata è scivolosa sotto le mie dita. Il peso della ragazzina quasi mi strappa dalla scogliera. L'arpione precipita e rimbalza sulle rocce, risuonando come un gong. La spalla urla di dolore. Stringo i denti, la mano che mi regge alla scogliera sanguina. Sento che la bambina si agita. L'ho presa.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La tiro su.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Lo sforzo mi costa la spalla. La bambina si sveglia. È ancora intontita ma si aggrappa a me con tutte le sue forze.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">"Non guardare giù" dico. Sento che le piccole braccia stringono più forte. Ho di nuovo le mani libere. Devo riuscire a scendere adesso. Ho una spalla fuori uso, ogni volta che cambio appiglio ringhio di dolore tra i denti.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">A metà discesa, sto per cedere. Tremo per lo sforzo cercando di restare aggrappata. La piccola se ne accorge.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi da un bacio sulla guancia.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Le sorrido. È una bambina coraggiosa.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Scendiamo, insieme.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Lentamente.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Arrivo sulla strada. La poso a terra e finalmente crollo. La piccola si siede affianco a me, le accarezzo la testa e la bimba si addormenta di colpo. Si sveglierà tra qualche ora senza ricordare nulla della nostra avventura per un effetto collaterale degli aculei di quei mostri. Probabilmente, verrà sgridata dalla madre perché si è fermata fuori a giocare fino a tardi.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sorrido e mi rimetto in piedi a fatica. Recupero l'arpione e lo uso come bastone mentre torno a casa a bendarmi la spalla. Mi giro un'ultima volta. La piccola mormora qualcosa nel sonno. Sembra un "grazie".</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma non sono sicura.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-84495338623584023582012-07-09T00:00:00.000+02:002012-07-09T00:00:02.462+02:00Diario dei Mostrincubi - Il Blavileclavo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-INgHevPqPuw/T_lfANsyhgI/AAAAAAAABNk/1BpySQ7fxmo/s1600/diario3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-INgHevPqPuw/T_lfANsyhgI/AAAAAAAABNk/1BpySQ7fxmo/s640/diario3.jpg" width="452" /></a></div>
<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Oggi fa caldo. Troppo per questa stagione. Le nuvole se ne restano laggiù ai margini del cielo mentre il sole picchia forte sulle tegole e sulle teste della gente. Non sono abituata. L'afa mi rende lenta, distratta. E non va bene per andare a caccia. Me ne sto rintanata in casa, le persiane socchiuse sperando di acchiappare un refolo di vento ma il mare è immobile, schiacciato da tanta luce, e l'arpione è più pesante che mai.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La sera mi faccio forza ed esco. L'unico posto aperto a quest'ora è la locanda, voglio qualcosa da bere e da mangiare. Qualcosa di fresco. Le pietre piatte che pavimentano la strada sono arroventate dal troppo sole della giornata e l'aria vibra a pochi centimetri dal suolo.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Nella locanda c'è gente. Ho paura di incrociare la vecchia dopo quello che è successo al cane e quando entro mi guarda male. Non più del solito, però. La cosa strana è che si sente abbaiare. Vorrei dare un'occhiata, ma come? Non voglio insospettirla e mi odia già abbastanza. Però là fuori c'è un cane, poco ma sicuro. E sembra proprio il cane della vecchia.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sembra, perché la testa si è fatta pesante e non sono più così sicura. Ordino da bere e mi siedo vicino alla porta spalancata sulla strada che arde piano piano. C'è gente nella locanda, si è rintanata all'ombra dentro lo stanzone di pietra e legno e cerca il fresco. Ma più persone ci sono, più la stanza si riscalda di fiato e sudore. Non si respira più. Il caldo serpeggia. Respiro a bocca aperta. La gente strilla. Beve. Discute. Volano parole grosse.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi alzo. Mi gira la testa. Forte. Qualcuno mi da una spinta. Non ricordo se è stato di proposito o no. Le gambe non mi reggono. Provo ad appoggiarmi al tavolo ma non lo trovo. Qualcuno l'ha spostato... O forse là non c'è proprio mai stato. Cado in avanti e sbatto la bocca sulla panca. Mi rompo un labbro. La botta mi schiarisce i pensieri e afferro l'arpione d'istinto.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Adesso so cosa sta succedendo e ho poco tempo.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il <i>blavileclavo</i> allunga i suoi filamenti gelatinosi e li fa colare sulle persone. Annebbia la testa e ti fa infuriare. Gli piace la rabbia e più ti arrabbi più stringe i tentacoli che ti serrano la nuca. Stessa strategia del ragno con la sua tela, solo che i filamenti che colano dal soffitto fanno parte dell'incubo stesso. Adora il caldo e i luoghi affollati.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non capisco quanto tempo sia passato. I tentacoli ormai si sono fatti strada tra le travi del soffitto, nelle fessure del pavimento. L'intera sala comune della locanda ne è invasa. Non me ne sarei mai resa conto se non mi fossi rotta un labbro e il dolore non mi avesse liberata. Se mi muovo, mi ricattura subito. I tentacoli sono capaci di intorpidire uomini molto più robusti di me.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La gente litiga ma i loro movimenti, le loro reazioni, le loro invettive sono rallentate. Si muovono in impeti interiori di furia, ma da fuori sembrano ubriachi marci. Non ho spazio per colpire l'incubo, non ho spazio per muovermi. Il dolore al labbro mi ha risvegliato perché probabilmente non gli piace... E allora ci arrivo: il dolore!</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Afferro l'arpione e comincio a punzecchiare tutti quelli che riesco a raggiungere. Non sarà il metodo di caccia migliore ma più avanzo e colpisco e più la gente si risveglia e più i tentacoli si ritirano. Finché non lo vedo appollaiato dentro una scansia colma di piatti e bottiglie. Non gli do modo di reagire. Affondo il colpo e l'incubo ritira gli ultimi tentacoli fremendo prima di appallottolarsi e sparire. Mi giro. Nel caldo della sera c'è chi si massaggia una mano ferita, chi una gamba. Tutti mi guardano male ma sono ancora troppo intorpiditi per prendersela con me.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Infilo la porta e mi allontano velocemente. Per un po', non potrò farmi vedere in giro. Risalgo la strada dalle pietre ormai fredde e torno a casa. Il labbro mi fa male ma non riesco a smettere di sorridere.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">È la prima volta che uccido un incubo prendendo ad arpionate il culo della gente.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span>Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-29503085805024298832012-07-03T08:17:00.000+02:002012-07-03T08:18:03.563+02:00Facciamo la verticale (e fine!)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-4NrXlsuNpaY/TyupQ0O_cSI/AAAAAAAAA_w/EgAzYpvICxw/s1600/cover_verticalismi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="171" src="http://2.bp.blogspot.com/-4NrXlsuNpaY/TyupQ0O_cSI/AAAAAAAAA_w/EgAzYpvICxw/s400/cover_verticalismi.jpg" width="400" /></a></div>
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E anche se Verticalismi arriviamo all'ultima puntata di Harpun! La potete leggere in scrolling clickando <a href="http://www.verticalismi.it/harpun-capitolo-iii-2/" target="_blank">QUA</a>.<br />
<br />
Un grazie grosso come una casa a Mirko, a Giuseppe e a tutto lo staff del sito in verticale per averci dato spazio e visibilità.<br />
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E anche se è finito Harpun, fatevi un favore, mettetevi <a href="http://www.verticalismi.it/" target="_blank">Verticalismi</a> tra i preferiti che ha tanta, ma tanta bella roba da leggere.Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-70756099701384394172012-07-02T00:00:00.000+02:002012-07-03T08:09:24.944+02:00Diario dei Mostrincubi - La Tarcoblaticofa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-7iXXXqdfL3k/T_BL0LjmwSI/AAAAAAAABNU/oj_DO-uSF70/s1600/diario_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-7iXXXqdfL3k/T_BL0LjmwSI/AAAAAAAABNU/oj_DO-uSF70/s640/diario_2.jpg" width="452" /></a></div><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sono da sola.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il vento ringhia e strilla e il mare sbatte la testa sulla scogliera con forza, ripetutamente, prende la rincorsa e urla spuma.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sono uscita per fare due passi. L'incerata scricchiola mentre nuvole basse rotolano nel cielo sopra la scogliera a picco sul villaggio. Là in alto è peggio. Il vento potrebbe strappare un uomo dall'altipiano e trascinarlo con sé prima di lasciarlo cadere in mare.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Per fortuna, non ho niente da fare lassù.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Penso all'equilibrio mentre cammino sulla sommità di un muretto a secco. Un piede dietro l'altro, con attenzione, per non cadere. L'equilibrio è importante nella caccia. È importante per scagliare l'arpione. È importante per non inciampare durante l'inseguimento. È importante capire che uccidere non è tutto perché loro sono necessari. Servono a uno scopo, per quanto ripugnante ci possa sembrare.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Scivolo ma punto l'arpione a terra per non cadere. Alzo lo sguardo ed è là. Non realizzo subito cosa sia. È semplicemente troppo grande. La sua forma oblunga e traslucida si lancia da un tetto all'altro. Striscia come una lumaca, sospeso tra due comignoli con il suo corpo amorfo e gelatinoso. Ha dei petali carnosi e rigidi che gli adornano la schiena. Ho letto solo nei libri di una roba del genere. Un <i>tarcoblaticofa</i>. E da come tiene abbassata la corona di petali spintati vicino alla bocca, ha appena mangiato.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ci metto un secondo di troppo a riprendermi ed è già sparito. Salto di nuovo sul muretto e da là sulla ringhiera in ferro battuto di un balcone. Scruto i tetti ma non lo vedo più. Capisco solo dopo cosa stava facendo. C'è una carcassa a terra. È di un cane. Ha gli occhi sbarrati, le pupille dilatate e la bava si sta seccando sul muso.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">È Scotch, il cane della locandiera.</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi abbasso su di lui. Gli sollevo la testa e la lingua mi scivola sul polso, secca e ruvida. Non posso fare più niente ormai e mi rialzo. L'incubo deve essere davvero affamato se si è scagliato contro un cane. Di solito, sono più resistenti degli umani. Per stroncarlo a quel modo l'attacco è stato violento. Gli deve aver mangiato i pensieri, per quanto semplici e innocui potevano essere quelli di un cane. Una presenza così nel villaggio è pericolosa. Mi volto per riprendere la caccia quando la vedo. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">È la locandiera. Come tutte le vecchie del villaggio corre a chiamarmi quando le servo e mi guarda male ogni volta che varco la soglia della sua stamberga. La superstizione è una brutta bestia, soprattutto se hai paura. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">"Mi dispiace..." dico "non ho potuto fare di più".</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La donna mi guarda fuori di sé</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">"Strega..." sputazza tra i denti con gli occhi spiritati. Si abbassa, raccoglie un sasso e me lo tira. Con l'arpione lo faccio schizzare lontano, mi giro e me ne vado, lasciando la vecchia al suo dolore. </span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span><br />
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Seduta sul tappeto in casa, mentre bevo una tazza di tè, ripenso all'incubo, al cane e alla locandiera. E mi dispiace. Mi dispiace non aver potuto fare di più.</span>Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-59046720957714453702012-06-26T11:19:00.002+02:002012-06-26T11:19:44.386+02:00Facciamo la verticale (e cinque!)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-4NrXlsuNpaY/TyupQ0O_cSI/AAAAAAAAA_w/EgAzYpvICxw/s1600/cover_verticalismi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="http://2.bp.blogspot.com/-4NrXlsuNpaY/TyupQ0O_cSI/AAAAAAAAA_w/EgAzYpvICxw/s400/cover_verticalismi.jpg" width="400" /></a></div>
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Penultimo aggiornamento con la prima parte del Capitolo III su Verticalismi.<br />
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Trovate tutto <a href="http://www.verticalismi.it/harpun-capitolo-iii-1/" target="_blank">QUA</a>!<br />
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<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5225315337339496206.post-74053481945740590172012-06-25T00:00:00.000+02:002012-06-25T00:00:00.212+02:00Diario dei Mostrincubi - Sarah e il PosolponnoCome promesso, ecco finalmente svelata la novità che ci accompagnerà fino all'uscita del libro!<br />
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Rebecca ha lasciato il suo diario di caccia nella casa sopra la scogliera. E' il più completo bestiario di mostrincubi su cui potevamo mettere le mani e visto che la ragazza non è più nei paraggi, almeno per un po', vi proponiamo i suoi appunti/racconti/disegni. Così, se mai vi foste chiesti come cavolo è fatto un incubo, finalmente avrete la vostra risposta. E anche la risposta su cosa sia mai successo al cane della locandiera...<br />
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Un'avvertenza importante. Non ci prendiamo alcuna responsabilità sulle informazioni contenute in queste pagine. Fare il ramponiere d'incubi è un mestiere pericoloso e non bastano certo degli appunti e un forchettone da cucina per riuscirci. Quindi vi sconsigliamo caldamente di provare le tecniche di caccia descritte ogni lunedì su questo blog a casa vostra.<br />
E posate il forchettone...<br />
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PS: abbiamo anche aggiunto qua a destra, sotto l'etichetta "Le Raccolte" i capitoli <a href="http://timedrop.net/harpun/harpun_1.cbz" target="_blank">uno</a>, <a href="http://timedrop.net/harpun/harpun_2.cbz" target="_blank">due</a> & <a href="http://timedrop.net/harpun/harpun_3.cbz" target="_blank">tre</a> in .cbz, per tutti voi geek là fuori. Li potete scaricare clickando direttamente sul nome.<br />
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WnLExelKtIk/T-bZZds-mlI/AAAAAAAABNI/mJ1laPcMNno/s1600/diario_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-WnLExelKtIk/T-bZZds-mlI/AAAAAAAABNI/mJ1laPcMNno/s640/diario_1.jpg" width="452" /></a></div>
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<b><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace; font-size: x-large;"><u>Sarah e il Posolponno</u></span></b></div>
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span></span><br />
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Questo l’ho trovato nascosto sotto il soffitto, tra le travi e le tegole. La figlia di Sarah era nata da pochi giorni e non dormiva mai. La cosa era inquietante. La bimba mangiava, rideva, piangeva… ma non dormiva. La mamma aveva provato in tutti i modi a farla risposare. L’aveva cullata, coperta, scoperta, fatta giocare allo sfinimento, rimproverata, lasciata sgolare piangendo. E la piccola si succhiava il pollice, sudava, rabbrividiva, rideva, piangeva, si disperava. </span></span><br />
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma non dormiva.</span></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><span class="s1"></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">A me, a dire proprio tutta la verità, Sarah non è mai piaciuta. </span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Puzza.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E quando passo per strada mi guarda male e ride del mio arpione. Io non sono una che da peso a certe cose. Ma a Sarah la guardo male lo stesso.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Una notte mi ha chiamato. Pioveva a dirotto e il vento faceva infrangere le onde con così tanta forza contro la scogliera che persino le gocce di pioggia erano salate. Arrivo a casa di Sarah zuppa e lei non mi offre niente. Niente tè caldo, neanche uno straccio per asciugarmi. Sono contenta di avere le scarpe piene di fango e di gocciolare sul pavimento. Ma Sarah non mi da soddisfazione. Ha gli occhi gonfi dal pianto e stringe convulsamente la sua bambina al petto. Le chiedo: “Tutto bene?”</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non mi risponde.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Dico: “Sarah? Va tutto bene?”</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non mi risponde.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Dico: “Sarah, c’è qualche problema con tua figlia?”</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Niente.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">“È… morta?”</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sarah ulula come un cane sotto la luna e io faccio un salto indietro e afferro l’arpione. Mi spinge sotto il naso la piccola che riconosco subito come degna figlia di tale madre.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La bambina puzza.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma puzza strano. Puzza di incubi salmastri, di alghe e di rimpianti. Puzza di paura del domani. Puzza di quando non riesci a dormire perché hai paura di tutto e il sonno ti sfugge anche se vorresti solo chiudere gli occhi e scordarti chi sei e svegliarti scoprendo che è stato solo un brutto sogno. Ma non lo è mai, è la realtà che è brutta. È che sei brutto tu.</span></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><span class="s1"></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma sono cose da grandi queste. La bambina di Sarah avrebbe dovuto puzzare di latte, non di rimpianti. E non avrebbe dovuto avere quel segno di ventosa stampato sulla fronte. Spingo di nuovo il fagotto che ha cominciato a frignare tra le braccia della madre ed entro nella stanza dove dorme la piccola. </span></span><br />
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Lo vedo subito, incastrato tra il tetto e le tegole. Si muove lento, fa penzolare i suoi tentacoli e se ti sfiora i pensieri non ti fa dormire. È il più grande <i>Posolponno</i> che abbia mai visto. So come cacciarlo. Ma per farlo ho bisogno di un colpo preciso. Salgo sul tavolo, avvicinandomi alla bocca a forma di fiore cercando di evitare i suoi tentacoli. Si accorge di me, sa che sto per fare, scappa infilandosi sotto la trave ma non gliene do il tempo. Spingo l’arpione con tanta forza nel tetto da bucarlo da parte a parte. Le tegole saltano via e l’acqua fradicia tutto. Scendo, sporcando di fango il tavole e torno da Sarah. Le dico che è tutto a posto. Non mi offre niente, a malapena mi ringrazia. Si sporge dentro la stanza della piccola e guarda il buco nel tetto con l’aria di una mucca stupida. Non si accorge nemmeno che la bimba che ha tra le braccia dorme beata.</span></span><br />
<span class="s1"><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Sarah mi guarda male. Sorrido e le dico: “La bambina starà bene, il buco l’ho fatto per far cambiare l’aria. Puzza qua dentro!"</span></span></div>
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<br />Giovanni Masihttp://www.blogger.com/profile/12400309962103947818noreply@blogger.com8