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02/12/11

La confessione di un piccolo incubo


Aggiornamento fuori programma questo venerdì perché abbiamo da festeggiare! Non ce l'aspettavamo proprio che Harpun avesse così tanto riscontro e che soprattutto, potesse essere fonte di ispirazione!
Perché ci è arrivata una di quelle cose che, se non fossimo autori tutti d'un pezzo, quasi quasi potevamo restarci a bocca aperta e felici come bambini. 

Giulio Antonio Gualtieri ha scritto un raccontino inspirato a Rebecca e al suo bizzarro mestiere. Se non conoscete Giulio, sciagura a voi! Ma potete rimediare facilmente, lo trovate sempre QUI e dietro il bancone del suo locale, il Books & Brunch, la libreria-bar più bella di Roma. 

Il racconto Giulio l'ha pubblicato sul suo blog ma ci è piaciuto troppo e ce lo siamo rubato. E già che c'era, Federico ha voluto illustrarlo con un'immagine tutta nuova di Rebecca alle prese con un piccolo problema in chele ed esoscheletro.

Buona lettura!
Giovanni & Federico


La confessione di un piccolo incubo

Io vivo nelle pieghe della notte. Sono scuro, ma non ho il cuore nero. Il buio è solo un buon posto dove nascondersi, ma non dove mettere radici. Sono un venditore di paure a domicilio, e busso a tutti i sogni nel tentativo che qualcuno mi apra. Il mio però è un campionario semplice, fatto di spaventi effimeri, solubili con il primo sole del mattino. Muoio un po' ogni giorno, ogni volta che una luce si accende in uno scantinato o che un bambino non ha più paura di quello che non conosce.
Per questo vi chiedo di non preoccuparvi di me. Uccidendomi, lascerete il campo libero ai sogni, che vi inganneranno mostrandovi quello che non esiste. Lasciandomi in vita, io continuerò imperterrito a disturbare il regno di Morfeo, permettendovi così di apprezzare al meglio l'unica cosa che conta davvero: la realtà. Sono scuro, ma non ho il cuore nero. Trafiggendolo otterrete solo qualcosa di peggio, di più colorato o spaventoso. Io vi aspetto dietro la porta, sperando di rubarvi un piccolo e insignificante spavento da dimenticare un attimo dopo.

1 commento:

  1. Il racconto è bellissimo.
    L'illustrazione invece pure.

    Mi piacciono tanto 'ste cose extra :)

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